Bentornati!
Rientrati tutti dalle ferie?
Vi siete già dimenticati delle distese di sabbia bianca e avete smaltito tutto il jet lag?
Avete già ripreso la vostra solita routine fatta di sveglia, caffè, macchina, lavoro, pausa pranzo, lavoro, macchina e casa?
Io, purtroppo come Voi, sono ritornata alla realtà da parecchio tempo quindi mi sembra giusto ricominciare ad “illuminarvi” sulle bellezze del mondo della ferramenta!
Dopo aver spiegato cosa s’intende con il termine Ferramenta (e soprattutto essere certa che tutti voi lo abbiate capito chiaramente… o almeno ci spero!), direi che è giunto il momento di entrare un pochino più nello specifico.
Oggi vi illustrerò brevemente una delle differenze base che riguarda questo strano mondo:
LA DIFFERENZA TRA UTENSILI MANUALI E NON MANUALI.
“Oh mamma mia chissà che difficoltà nel capire la differenza tra utensili manuali e non, non ci vuole una laurea” – Sono ben consapevole che già moltissimi di Voi staranno facendo questo pensiero, ma fidatevi: la differenza può essere molto semplice da comprendere, eppure le sottocategorie che appartengono a questi due macro gruppi sono veramente infinite.
Iniziamo a piccoli passi, con due definizioni:
Sul punto 1 nulla da dire: qualsiasi oggetto, utensile, attrezzatura che si attiva e raggiunge il risultato richiesto solamente tramite la forza e l’utilizzo dell’uomo può definirsi MANUALE e nel mondo della ferramenta gli utensili manuali sono infiniti; possiamo pensare ad una chiave inglese, ad un cacciavite, ad una forbice, ad una pistola per silicone, ad una pinza, ad un giratubi… insomma, non potrei elencarvi tutti gli utensili manuali che vengono venduti in ferramenta nemmeno a volerlo.
Il punto 2 invece richiede una maggiore attenzione, perché a sua volta si ramifica in diverse sottocategorie, ma a grandi linee rientrano nella categoria degli utensili NON MANUALI i trapani, gli avvitatori, le smerigliatrici…
Prima di passare al punto 2, però, è molto importante sapere che entrambi i gruppi possono essere suddivisi a loro volta in due grandi sottocategorie più specifiche. Di conseguenza, possiamo classificare gli utensili e le attrezzature in:
Gli utensili e attrezzature stazionari sono definiti tali in quanto hanno bisogno di un supporto, come un banco o un piano di lavoro, per essere utilizzati; questo può dipendere sia dal loro ingombro che dalla loro utilità (pensate ad esempio ad una morsa da banco, sarebbe impossibile utilizzarla senza che questa sia poggiata sopra ad un banco da lavoro, oppure provate a spostare un trapano a colonna da banco e ditemi qual è il risultato…credo che fatichereste molto per utilizzarlo!).
Gli utensili e attrezzature portatili invece non necessitano di alcun appoggio o supporto per essere utilizzati e garantiscono all’utilizzatore la massima libertà di movimento (provate a pensare ad un trapano oppure una smerigliatrice o ad un semplice cacciavite: tutti questi utensili sono utilizzabili in differenti posizioni).
Tutto chiaro fin qui?
Il prossimo mese scopriremo tutte le sottocategorie degli utensili NON MANUALI, ma per il momento credo sia meglio fermarsi a questo livello… studiate che la prossima volta vi interrogo!
Appuntamento al mese prossimo, qui sul blog di Ghe.Ba.Gas: vi aspetto!
D.S
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