Leggi le tappe precedenti del viaggio di Giulio e Lorenzo
TAPPA 41 – 43 PUGLIA
“La Puglia è una regione stupenda ma sembra infinita!” Probabilmente è questo che pensano Giulio e Lorenzo al risveglio per la loro quarantunesima tappa.
Ancora Puglia, ancora pagaiare per arrivare da Campo Marino a Leporano Marina.
Per questa giornata nulla da segnalare se non il consueto cambio di testimone che questa volta profuma di casa grazie a Mamma e Papà.
Per la tappa 42 invece la storia è diversa.
Si rema alla grande in direzione Chiatona perché ad attenderli c’è un’amica speciale (oltre ai numerosi giornalisti d’assalto che ormai li cercano in ogni porto): la mamma di Mari, una vecchia conoscenza universitaria di Giulio.
Classica ospitalità pugliese: calamari, trofie, ciambelle e San Marzano a gogo, per non parlare della possibilità di dormire in un letto vero!
Che dire di più, Chiatona li ha accolti alla grande ed ancora più alla grande li saluta il giorno successivo per la tanto agognata ultimissima tappa pugliese.
Pieni di regali, felicità, spensieratezza e riflessioni, attorniati da un pubblico di fans improvvisati, Giulio e Lorenzo partono alla volta della prima tappa in Basilicata: Lido di Metaponto.
TAPPA 44 - 45 BASILICATA
La tappa 44 segna l’approdo in una nuova regione: la Basilicata, con i suoi “sassi” di Matera e quel profumo lucano che la contraddistingue!
Tappa tranquilla, si pensa solo a remare e a raggiungere Marina di Nova Siri, dove li aspettano i camperisti improvvisati per una cena in famiglia.
La quarantacinquesima tappa è all’insegna delle riflessioni e Giulio si immerge in ricordi lontani, in compagnia di quell’amico con cui scorrazzava nelle campagne lucane che adesso purtroppo non c’è più, ma che ha lasciato un’intera famiglia ad accogliere Giulio.
I ricordi nostalgici improvvisamente spariscono sotto la forza delle pagaiate (o forse perché è più facile far finta di non ricordare per non soffrire) e nonostante la difficoltà emotiva i fratelli raggiungono Trebisacce. Speriamo che il cambio di regione porti nuova linfa vitale per i due giovani.
TAPPA 46 - 60 CALABRIA
Da Trebisacce al Lido Sant’Angelo la tratta sembra breve ma la fatica si fa sentire e le due torri che svettano segnalando il punto di arrivo (visibili fino a 10 km di distanza) non aiutano Giulio e Lorenzo, che sembra non riescano mai a raggiungere la loro meta malgrado l’accoglienza e la pausa pranzo in una neonata associazione di Kite del luogo.
Volenti o nolenti si deve raggiungere il traguardo prefissato e in tarda serata o fratelli approdano al Lido Sant’Angelo.
Nella Tappa 47 si viaggia tranquilli fino a Cariati, ma una certa inquietudine accompagna Giulio nel suo remare meccanico e ripetitivo.
Manca casa, mancano le persone del cuore, manca l’aria di abitudine che alleggerisce il cuore, manca lei…
Manca un po’ tutto, ma il panorama dal bagnasciuga è uno spettacolo e le mancanze valgono la soddisfazione del viaggio.
La quarantottesima tappa si apre con un tempo stupendo ed un mare cristallino e mentre Giulio e Lorenzo pagaiano con mare a favore, verso Cirò Marina, papà e mamma ne approfittano per scrivere di loro pugno qualcosa di eccezionale.
Parlano dell’ospitalità del sud, di come i loro figli siano stati accolti a braccia aperte e di come si sentano dei genitori orgogliosi e fortunati. Parole bellissime e ricche di significato che fanno da cornice ad un panorama calabro mozzafiato.
Da Cirò Marina a Crotone fila tutto liscio tanto che i nostri fratelli riescono anche ad escogitare una soluzione che impegni (anche se per alcuni credo che solamente pagaiare sia già un grossissimo impegno) le loro interminabili ore sul kayak: audiolibri.
È proprio con questa geniale idea che i due approdano a Crotone, speriamo che gli audiolibri non li distraggano troppo dal loro compito!
La tappa 50 segna la perfetta metà di quest’avventura: 1500 Km percorsi, altrettanti da percorrere e considerazioni di rito tra cui ringraziamenti a chi ha creduto in loro (inclusi noi di Ghe.Ba.Gas) e a loro stessi che fino a lì ci sono arrivati.
Pagaiare è difficile ma oggi sembra più leggero del solito e con la soddisfazione in tasca Giulio e Lorenzo raggiungono La Cannella.
Dopo i festeggiamenti del caso, il giorno seguente è ora di ripartire alla volta di Botricello.
Per oggi nulla da segnalare, i ragazzi partono e arrivano sempre accompagnati dal bel tempo, che la Calabria sia più clemente della Puglia? Speriamo.
Nella tappa 52 è giunta l’ora di salutare mamma e papà che “continueranno a seguirli da casa” e di dare il benvenuto ad altri camperisti che, non dimenticando le radici valtellinesi di Giulio e Lorenzo, si presentano con dei buonissimi pizzoccheri preparati direttamente da nonna Anna. Chi poteva mangiare pizzoccheri all’arrivo a Catanzaro Lido se non i due fratelli Valli?
Dopo la carica valtellinese, il giorno seguente si riparte con rotta Badolato Marina dove i fratelli approdano al calar della notte portando così a termine la tappa 53.
Per la cinquantaquattresima tappa nota di merito il passaggio davanti alla famosissima Riace, quella dei bronzi per intenderci, che permette ai nostri rematori di dimostrare al loro pubblico anche la propria preparazione storica oltre che quella marina.
Dopo questa tappa obbligata, Giulio e Lorenzo, trasportati dalla corrente, finalmente giungono alla loro meta: Roccella Ionica.
Ora la punta dello stivale sembra sempre più vicina e questo invoglia i due ragazzi a partire, la mattina successiva, di buona lena da Roccella Ionica alla volta di Bovalino.
Subito si accorgono che il mezzo migliore per chiunque voglia scoprire, ammirare e conoscere realmente queste zone è proprio il kayak: la vista è impagabile e grazie al loro fidato camper riescono sempre ad addormentarsi in posti favolosi che nessuno potrebbe mai immaginarsi in terra calabra.
Il giorno seguente, l’abbuffata di specialità calabresi della sera prima trasforma Giulio e Lorenzo in due “boe umane”; remare è faticoso, il sonno li rincorre e sembra volerli agguantare e poi un po’ di riposo se lo meriterebbero davvero, ma i pensieri sfiorano appena le abili menti dei rematori e nemmeno la mezza ‘nduja sbaffata la sera prima riesce a fermarli dal raggiungere la loro meta: Gruda.
Per la tappa 57 Lorenzo ha un impegno… deve arrivare il prima possibile a Melito di Porto Salvo per poter passare l’ultimo pomeriggio disponibile con un’amica speciale che poi dovrà ritornare in Valtellina (obbligata dal consueto cambio di camperista). Non ve lo dico nemmeno, sembra volare sull’acqua!
Rema per 23 km come se non dovesse mai più farlo per tutto il resto del suo viaggio… è proprio vero che l’amore smuove il mondo!
Ci siamo, è giunto il fatidico momento, la discesa è finalmente finita, ora si inizia a remare in salita.
La punta dello stivale è superata nella tappa 58 ma la risalita si presenta già dura ed aspra ai due navigatori, schiaffeggiandoli con onde gigantesche e mare in burrasca e costringendoli a riorganizzare i loro piani ed attraccare a Bocale. Qui fortunatamente trovano qualcuno disposto ad aiutarli nel recupero di camper e camperista (bloccato per sciopero treni).
Il giorno seguente tutti i piani vengono stravolti.
La partenza è ritardata prima dal vento, poi dal mare in burrasca ed infine dal camper che decide di non partire.
Giulio e Lorenzo non demordono e nonostante il mondo abbia distrutto i loro piani, si buttano in acqua con il loro kayak e remano a perdifiato accorgendosi che il mare intorno a loro si stringe sempre di più… ci siamo quasi, lo stretto è sempre più vicino ma per oggi i due decidono di terminare la loro tappa a Villa San Giovanni, invogliati anche dal tramonto da favola che li accoglie.
Nella tappa 60, Giulio e Lorenzo, come i marinai che accompagnavano Ulisse nel suo viaggio, si ritrovano a combattere contro un mostro mitologico che per molti resta tale ma per chi lo vive è realtà bella e buona!
Scilla è lì che li attende implacabile come descritta nei più grandi libri di mitologia.
Remare è impossibile, anzi no, è un gesto inutile.
La corrente li trascina indietro e tutto sembra inutile, meglio tornare a riva e riposare.
Ormai in questa avventura i fratelli Valli hanno imparato che nulla è impossibile (soprattutto se parliamo di mare) e, grazie ai consigli di alcuni abitanti del posto, attendono con pazienza il pomeriggio che magicamente porta con sé un vento che spinge verso nord ed una corrente favorevole.
Scilla è sconfitta ed i due eroi possono approdare con orgoglio e fierezza a Marina di Palmi.
Se volete continuare a seguire Giulio e Lorenzo non perdetevi il prossimo appuntamento sul nostro blog oppure visitate http://mammavado.in/kayak/ e la loro pagina Facebook .
Noi intanto continuiamo ad augurargli mare piatto e vento calmo!
Buon viaggio ragazzi!
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